Durante la mia attività di parlamentare europeo non ho mai smesso di incontrare operatori e interlocutori, politici e non politici, dei diversi territori che ho l’onore di rappresentare. Martedì 18 Luglio ho partecipato a Bruxelles a un importante evento organizzato da Confcooperative Lavoro e Servizi e dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) interamente dedicato all’impatto della transizione ecologica sulle imprese cooperative.
Erano presenti i rappresentati di tantissimi settori (dalla logistica ai trasporti, alla ristorazione) che mi hanno confermato ancora una volta la rilevanza del modello cooperativo e delle sue specifiche caratteristiche per le nostre comunità. Sono molto consapevole del valore aggiunto che la cooperazione ha portato e continua a portare alla crescita economica e sociale del nostro paese. Un sistema di imprese, incentrato sulle persone, sui valori di mutualità e di reciprocità e su una solida relazione con le comunità di riferimento, dove equità e diritti sono di casa. In regioni come l’Emilia-Romagna e il Veneto le cooperative hanno dato lavoro a decina di migliaia di donne e di uomini, promuovendo innovazione e nello stesso tempo valori sociali fondamentali.
Più in dettaglio, l’iniziativa è diventata l’occasione per incontrare alcuni rappresentanti di Confcooperative di Venezia e per discutere del trasporto pubblico locale su acqua e delle criticità ad esso legate in una fase di transizione verso la sostenibilità. Venezia è una città unica al mondo, un gioiello da preservare e da manutenere con massima cura. Non devo spiegarlo a voi, cari lettori!
Ci stiamo interrogando dunque su come trasformare i motori delle imbarcazioni del trasporto pubblico locale (incluse quelle dei Vigili del Fuoco, delle Ambulanze, delle Forze dell’ordine) in modo da ridurre le emissioni inquinanti e nello stesso tempo assicurare collegamenti efficaci per tutti i cittadini. Il sistema di collegamento via acqua, a differenza dei veicoli su strada, necessita di maggiore tempo a disposizione e di maggiori aiuti per potersi trasformare pienamente. Non è facile trovare produttori di motori per imbarcazioni ibridi o elettrici, a causa del limitato mercato di riferimento. Occorre dunque mettere a disposizione degli operatori di Venezia incentivi ad hoc e aiuti specifici per poter sviluppare soluzioni tecniche innovative, che tuttavia sono ancora altamente costose.
Proprio per arrivare a soluzioni adeguate, ho organizzato un ulteriore incontro con dirigenti e funzionari della Commissione europea e con gli amministratori e gli addetti al trasporto di Venezia, da tenersi nel prossimo Settembre, in modo da cominciare a intraprendere in modo concreto la strada della transizione, verso cui tutti sono orientati. Sono sicura che insieme troveremo la direzione giusta, stringendo i bulloni di quella necessaria cinghia di trasmissione tra Europa e città, su cui ho impostato tutto il mio lavoro a Bruxelles.
Buona estate e per chi è nei pressi di fiumi, laghi e mari, buona navigazione!