Sabato 29 aprile ho incontrato a Santarcangelo di Romagna i rappresentanti sindacali dei lavoratori dei trasporti per discutere della Direttiva europea sulle piattaforme digitali. In prossimità della Festa dei Lavoratori del 1° Maggio abbiamo pensato di avviare una riflessione approfondita sui diritti dei lavoratori, soprattutto di quelli appartenenti alle categorie più vulnerabili e meno tutelate.

Hanno partecipato, appunto, oltre al Sindaco Alice Parma, le principali sigle del sindacato territoriale (CGIL, CISL e UIL) e i loro delegati di settore.

Abbiamo messo al centro una disamina concreta delle condizioni di lavoro di chi si trova alle dipendenze di questi “nuovi” datori di lavoro, le piattaforme digitali, spesso multinazionali con sedi in tutto il mondo e poco trasparenti sul piano dei contributi fiscali e delle condizioni oggettive di lavoro. Sono infatti gli algoritmi a decidere quasi tutto; dai tempi di lavoro alle pause, dalla valutazione della performance ai ritmi delle consegne, sino alle ferie (quando ci sono) e alla tutela della salute. Spesso senza che i lavoratori ne siano completamente consapevoli e pienamente informati. Pensiamo ai riders, ad esempio, sempre più numerosi sulle nostre strade.

Ci siamo soffermati in particolare sulle caratteristiche e le dinamiche che riguardano la logistica, settore tra i più controversi e in grande sviluppo nel nostro paese, spesso sfruttato dai colossi dell’E-commerce. Per poi ragionare anche sulle piccole tratte e sui “padroncini” che operano per conto terzi.

È stata un’occasione molto positiva di ascolto, ma anche di confronto in cui ho potuto portare tutta la conoscenza e l’esperienza accumulate in questi anni al Parlamento europeo. Ho proposto ai sindacati di avviare un Patto di collaborazione di lunga durata sia per seguire l’iter finale di approvazione della Direttiva sui lavoratori delle piattaforme digitali, sia per analizzare e comprendere le conseguenze dell’attività legislativa europea sulle condizioni di lavoro di migliaia di cittadini dei nostri territori, spesso giovani tra l’altro.

Avendo ricoperto il ruolo di VicePresidente della regione Emilia-Romagna, so quanto sia importante il dialogo con le parti sociali e la cooperazione reciproca per migliorare la qualità delle decisioni che le istituzioni pubbliche prendono. Mi auguro che questo Patto di condivisione avviato in Romagna con le categorie dei trasporti possa estendersi anche ad altri settori. Io ci sono!