È stato un accordo non scontato, quello raggiunto due sere fa tra il Parlamento e il Consiglio Europeo. Dopo un lungo negoziato notturno con gli Stati Membri, il Parlamento Europeo ha infatti ottenuto un aumento importante di risorse per il bilancio UE. L’anno prossimo arriverà quasi mezzo miliardo di euro in più di quanto previsto nella proposta iniziale. Sono fondi per i cittadini e per le imprese, da spendere nei settori della salute, della ricerca e dell’ambiente. Si tratta di un’ottima notizia. In un momento complesso, con l’Europa colpita da una nuova ondata pandemica e l’aumento dell’inflazione, è stato quindi approvato il negoziato sul prossimo bilancio comunitario. In particolare, sono state accolte molte richieste fatte dal Parlamento in sede di negoziato: l’aumento delle risorse per molti programmi, tra cui il programma di ricerca Horizon Europe (+100 milioni di euro), Life per l’ambiente e l’azione per il clima (+47,5 milioni di euro), il Programma per il mercato unico (+ 30 milioni di euro, di cui 10 milioni per il settore turistico), Erasmus + (+ 35 milioni di euro). È stata accolta inoltre la richiesta di ridurre il bilancio e vincolare i fondi dell’agenzia europea di controllo delle frontiere (Frontex) al rispetto degli impegni sui diritti umani. ‘Si poteva fare certamente di più: avevamo chiesto più risorse anche sul fronte per l’infanzia attraverso un incremento dei fondi del Child Guarantee. Lo stesso vale per il settore turistico, uno dei più colpiti e su cui l’impegno degli Stati Membri va rafforzato. Tuttavia, complessivamente abbiamo ottenuto un aumento di 479 milioni di euro rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea. Più risorse per l’ambiente, la salute, le PMI, la ricerca. Sono buone notizie quindi per l’Europa, che rafforza il piano per la ripresa e ora può attendere questi fondi. La commissione bilancio del Parlamento voterà questo accordo che poi passerà al vaglio della plenaria di Strasburgo la prossima settimana. Ora la sfida sarà spendere bene e presto queste risorse, che insieme a quelle del PNRR sono sufficienti per una ripresa stabile e duratura.