La situazione pandemica e sanitaria con la preoccupante diffusione di alcune varianti – quella inglese e sudafricana in particolare – ha reso urgente e necessaria la revisione del Regolamento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). La proposta della Commissione europea, parte integrante ed elemento costitutivo dell’Unione europea della salute, prevede un sostanziale rafforzamento del mandato del “Centro”, in materia di sorveglianza, preparazione, allarme rapido e reazione in materia di controllo delle malattie. Come relatrice del mio gruppo in Commissione Bilancio, ho lavorato per rafforzare le capacità ed azioni del “Centro”, tra le quali: l’istituzione di una nuova piattaforma di monitoraggio dei vaccini, la creazione di una “task force sanitaria europea” per aiutare i paesi ad intervenire ancora più rapidamente in caso di crisi sanitaria; infine, l’elaborazione di piani di prevenzione risposta in relazione a epidemie future in modo da migliorare e coordinare meglio la capacità di risposta a epidemie e focolai.

Il testo del Regolamento, che è stato approvato con una ampia maggioranza in Commissione Bilancio del Parlamento europeo, lunedì 12 aprile, è un altro passo in avanti verso la creazione di una vera Unione europea della salute. Adesso ci aspettiamo che la Commissione faccia una proposta per la creazione di una Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) – la “BARDA” europea – che dovrà fornire incentivi per sviluppare vaccini, accelerarne il processo di approvazione ed assicurare l’aumento della capacità di produzione in Europa.