La settimana scorsa ho presentato una interrogazione parlamentare alla Commissione, affinché valuti se aprire una procedura di infrazione riguardante le emissioni dell’inceneritore di Spilimbergo. Nell’ultimo anno sono stata ben due volte a Spilimbergo, e molti cittadini mi hanno chiesto di intervenire urgentemente su questo tema. Non si scherza con la nostra salute e con l’ambiente.
Pensate che l’inceneritore, che brucia già 25.000 tonnellate di rifiuti l’anno, è adiacente a tre aree protette dall’Unione europea e all’area fluviale del Tagliamento. Non solo: a meno di 1 km si trovano abitazioni, una scuola, un ospedale e impianti sportivi e ricreativi, frequentati dai nostri ragazzi. Verrebbe da dire che un termovalorizzatore non dovrebbe mai essere aperto in una zona del genere, e studi effettuati dall’università di Triste mostrano rilevanti effetti inquinanti su quelle zone importante per la salute pubblica. Nonostante ciò, dal 2017 è incessante il tentativo di ampliarlo e solo la mobilitazione della società civile e delle forze politiche di centro-sinistra ha finora bloccato questi progetti. Emerge poi oggi un dato incredibile: a conferma dell’inopportunità del collocamento dell’inceneritore, la valutazione di incidenza, che è obbligatoria in questi casi come prescritto dalla normativa europea, non è mai stata effettuata. Gli estremi per un intervento a tutela dell’ecosistema, delle falde acquifere e della salute dei cittadini ci sono certamente tutti e, per questo, ho chiesto alla Commissione Europea dare una propria valutazione.
Salvaguardare il nostro territorio e la salute di tutti noi deve essere sempre una priorità, prevalente su qualsiasi calcolo economico. Per questo è importantissimo che i cittadini vigilino sempre e sollecitino noi che li rappresentiamo nelle istituzioni.
Qui, potete trovare l’articolo dal titolo: “Inceneritore Eco Mistral, Gualmini porta il caso al Parlamento europeo”