Mercoledì 19 febbraio sono intervenuta ad un incontro promosso da ARFIE, una rete europea di associazioni che si occupano dell’inserimento sul mercato del lavoro delle persone con disabilità. Le loro attività sono fondamentali per molte persone: all’incontro erano presenti numerosi ragazzi con disabilità provenienti da tutta Europa (anche da Bologna, tramite la cooperativa “CADIAI”). Ci hanno spiegato come ARFIE li abbia aiutati ad aprire una loro iniziativa imprenditoriale o a trovare lavoro. Ringrazio quindi l’associazione ARFIE, e mi impegnerò affinché in futuro l’UE continui a sostenerne i progetti.
Il primo passo in questo senso deve venire dalla Strategia europea per la disabilità che stiamo attualmente negoziando. Quella corrente scade il prossimo dicembre, e auspico che la Commissione ne presenti a breve una per il prossimo decennio. Serve migliorare l’accessibilità ai servizi pubblici e ridurre le barriere architettoniche nelle nostre città, è necessario de-istituzionalizzare l’approccio alla disabilità e innovare profondamente anche tramite l’uso delle tecnologie gli strumenti di inserimento delle persone non autosufficienti nel mercato del lavoro e nelle nostre comunità. I contenuti della nuova Strategia europea dovranno includere questi obiettivi di piena inclusione delle persone disabili gravi e meno gravi.