Giovedì 20 febbraio ho ospitato al Parlamento Europeo un evento dell’associazione Agevolando, che si occupa di sostenere i ragazzi che quando compiono 18 anni sono costretti a uscire dall’affido familiare o in comunità. Ancora non esistono normative ad hoc che consentono a questi ragazzi di prolungare l’accoglienza dopo essere diventati maggiorenni; e questo rappresenta un problema cruciale soprattutto per quelli che ancora non sono pronti a crearsi una vita del tutto indipendente.
Per fortuna, il Parlamento italiano, grazie all’impegni di tanti parlamentari tra cui in particolare Emanuela Rossini di Trento, ha costituito un Fondo per aiutare questi giovani nella delicata fascia di età 18-21. Ma occorre ancora fare molto e stiamo provando a sensibilizzare il Parlamento europeo perché la questione entri realmente nell’agenda politica.
I ragazzi di Agevolando si sono riuniti con quelli di altre associazioni a livello europeo (provenienti dall’Irlanda, Regno Unito, Croazia e Romania), all’interno del progetto internazionale “LeaveCare-LiveLife”, e in una bella sala del Parlamento europeo ci hanno raccontato le loro esperienze e i loro bisogni specifici.
Per me è stato un piacere poterli ospitare e ascoltare, perché ho potuto rendermi conto più da vicino delle loro esigenze e di come ci sia un vuoto da colmare nel sistema di servizi alla persona del nostro paese e delle nostre regioni. In effetti, questi ragazzi dopo essere stati inseriti nel sistema di accoglienza per minori, rischiano di rimanere sospesi in un limbo di incertezza e solitudine e anche di perdersi.  Lavorerò per colmare questo vuoto.

PS: E grazie ai colleghi Pina Picierno e Pierfrancesco Majorino per la loro presenza e il loro contributo alla conferenza.

Leggi qui il comunicato dell’associazione Agevolando: http://www.agevolando.org/i-care-leavers-europei-chiedono-livelli-minimi-daccoglienza-uguali-in-tutta-europa/