Il Resto del Carlino ha pubblicato una mia intervista sulle attività che sto portando avanti al Parlamento europeo. La priorità assoluta, per quanto riguarda il mio impegno, sono le politiche sociali, perché sono quelle che avvicinano le istituzioni ai cittadini, rispondendo a bisogni e nuovi rischi. A breve la Commissione presenterà una proposta legislativa sul salario minimo e voglio essere in prima linea, in Commissione Occupazione, per assicurare che i suoi effetti vadano veramente a favore delle condizioni di lavoro dei cittadini europei.
Certo, l’approvazione di un salario minimo europeo sarà una strada in salita. Non possiamo dimenticare che ad oggi molti Paesi, tra cui l’Italia, hanno un sistema di contrattazione collettiva che già include dei minimi salariali. Il salario minimo europeo non può sostituirsi a questi sistemi ben oliati e conosciuti. Il Commissario Schmit agli Affari Sociali dovrà dunque tenere conto delle specificità nazionali e proporre un impianto legislativo che non vada a detrimento di quanto già esiste negli Stati membri, che non porti a un livellamento dei salari verso il basso; e che al contrario sia motore di maggiori diritti e dignità per tutti i lavoratori. Sarà una partita complessa, ma se la Commissione imboccherà questa strada troverà il pieno sostegno mio e del Parlamento europeo.