Martedì 26 novembre sono intervenuta in plenaria per parlare del dissesto idrogeologico e i disastri causati dal maltempo. L’Italia è un paese continuamente a rischio per il dissesto idrogeologico, i recenti avvenimenti a Venezia sono solo l’ultimo dei disastri causati da eventi meteorologici. 6 milioni di abitanti in Italia vivono in zone a rischio di alluvioni, 1 milione e mezzo di abitanti in zone a rischio frane. Solo in Emilia-Romagna tra il 2 e il 20 novembre si sono verificate 17 allerte a causa del dissesto idrogeologico, con 800 interventi dei vigili del fuoco e 450 dei volontari (fortuna che ci sono loro!).

Per rispondere a questi problemi, l’Italia dovrà lavorare meglio a livello amministrativo per sbloccare le grandi opere e infrastrutture. L’Europa su questo ci ha aiutati: l’Italia è il maggior beneficiario del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea, che ci ha dato 2,5 miliardi di euro dalla sua nascita nel 2002. Quello che chiediamo all’UE adesso è di fare ancora di più per aiutare i nostri territori sulla prevenzione dei disastri meteorologici: bisogna investire sempre più nella lotta al cambiamento climatico, come ottenuto dal Parlamento nel bilancio del 2020. È importante, infatti, che ogni investimento fatto con fondi europei, in particolare il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, consideri la protezione dell’ambiente come criterio fondamentale.