Mercoledì 27 novembre il Parlamento ha approvato il bilancio per il 2020 con una larga maggioranza. Non è un caso che il bilancio sia stato votato lo stesso giorno della Commissione: speriamo sia l’inizio di una nuova fase politica. Le politiche di bilancio sono il cuore delle istituzioni perché rappresentano il modo in cui rispondiamo alle esigenze dei cittadini, ma anche il modo in cui mostriamo cosa facciamo o cosa non facciamo.
Per il prossimo anno, noi deputati abbiamo chiesto maggiore sostegno alla tutela del clima, ricerca, investimenti nelle infrastrutture e per misure per il lavoro dei giovani. Il Parlamento ha ottenuto complessivamente 850 milioni di euro in più rispetto al progetto di bilancio presentato dalla Commissione, per le sue priorità politiche. I risultati si vedono: ci sarà oltre mezzo miliardo di euro in più destinato alla tutela del clima, 302 milioni di euro per progetti di ricerca, 133 milioni di euro per gli investimenti nelle infrastrutture di rete, 50 milioni di euro per il programma Erasmus+ e infine 28,3 milioni di euro per l’iniziativa per l’occupazione giovanile (più ulteriori 50 milioni di euro da aggiungere nel 2020 se necessario).
La nuova sfida sarà il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dove decideremo se essere ambiziosi o timidi, se vogliamo lavorare in maniera espansiva ma responsabile, o se vogliamo andare avanti come se fosse business as usual.