Durante la scorsa sessione plenaria del Parlamento Europeo, sono intervenuta sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), ovvero il budget dell’Unione Europea per il settennato 2021 al 2027.
L’UE deve essere ambiziosa per il futuro e ha bisogno di risorse finanziarie per rispondere alle sfide dei prossimi anni: ambiente, lotta alla disoccupazione giovanile, finanziamento adeguato dei fondi di coesione e dei fondi strutturali che sostengono le regioni più povere, anche del nostro paese. Per questa ragione ha fatto benissimo il Presidente Sassoli a mettere in chiaro che il Parlamento non La battaglia contro i tagli al cibo per gli indigenti è una battaglia su cui, lo dico subito, insieme al Parlamento europeo andrò fino in fondo. Perché per i più deboli ne va non solo della dignità: ne va proprio della stessa vita.La battaglia contro i tagli al cibo per gli indigenti è una battaglia su cui, lo dico subito, insieme al Parlamento europeo andrò fino in fondo. Perché per i più deboli ne va non solo della dignità: ne va proprio della stessa vita.
Per essere sufficientemente ambiziosi sul lato della spesa, sarà inoltre necessario dotare l’UE di intervenire sul lato delle entrate. La riforma delle “risorse proprie”, prevede vere e proprie risorse legate agli obiettivi europei, come quello della lotta al cambiamento climatico e alle disuguaglianze tra regioni all’interno del mercato unico: la tassa sulla plastica, la tassa sulle multinazionali, la web tax – che a gennaio entrerà finalmente in vigore anche in Italia grazie al Ministro dell’economia, Roberto Gualtieri – e la tassa sulle transazioni finanziarie.
Queste riforme daranno all’UE il bilancio di lungo respiro che le serve. Il Parlamento non accetterà una riforma sulla spesa senza una riforma sulle entrate. I cittadini europei si aspettano di più, ed hanno pienamente ragione.